Protagonista di maggio 2024.
È principalmente noto per il suo progetto di recupero del Classicismo nel Contemporaneo: riproduce su grandi facciate i capolavori dei maestri della pittura classica, da Leonardo fino a Jean-Léon Gérôme, dimostrando grande virtuosismo nella traduzione dei dipinti con la tecnica dello spray.
Nato a Varese nel 1981, inizia la sua avventura nel 1995 come writer con il nome Ravo, attività che prosegue fino agli inizi degli anni duemila, quando si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si dedica alla pittura a olio e all’acrilico su tela. In quegli anni fonda The Bag Art Factory insieme a Filippo Salerni, un collettivo di artisti con sede in Bovisa.
Nel 2016, invitato dal festival Urban Canvas di WG art, riproduce La cattura di Cristo di Caravaggio su un pilone del cavalcavia di fronte al centro commerciale Belforte, a Varese. Prende così il via il suo progetto più celebre: il “Recupero del Classicismo nel Contemporaneo”. Da allora riproduce a spray opere di grandi maestri della pittura classica sui muri delle città di tutta Europa e fino in Brasile.
Nel 2021 scopre I’Intelligenza Artificiale generativa e si apre quindi una nuova via nel suo percorso grazie a questa nuova entità generatrice di arte.
“Il lavoro sul classico inizia nel 2016, è nato da un impulso, una volontà. Volevo riportare la grande pittura classica sulla strada, volevo farlo con gli spray, come quando dipingevo illegalmente muri e treni negli anni 90. Il medesimo impulso ed esigenza sono giunti nel 2022. Ho assistito all’avvento dell’Intelligenza Artificiale come un’onda di piena che avvolge tutto e tutti, ho creato immagini con lei, nutrendola con quelle stesse rappresentazioni classiche, ho ripreso gli spray sono tornato sulla strada, le ho dipinte.”
Andrea Ravo Mattoni
“Collaborare con Ravo significa entrare in dialogo con un linguaggio artistico che unisce passato e presente, cultura e strada, memoria e innovazione. Il suo progetto di Recupero del Classicismo nel Contemporaneo è molto più di una tecnica pittorica: è un gesto poetico e civile che restituisce all’arte classica lo spazio pubblico, rendendola di nuovo accessibile, viva, visibile a tutti. La sua capacità di fondere la potenza visiva del murales con la profondità della tradizione pittorica europea è sorprendente, come lo è il suo sguardo lucido sul ruolo dell’artista oggi, anche di fronte all’impatto dell’intelligenza artificiale. Grazie, Andrea, per questa collaborazione, per la tua generosità e per continuare a portarci la Bellezza dove spesso non ci si aspetta di trovarla: sui muri delle nostre città.”
FG